“Un pomeriggio, al bar Giamaica, incontrai Peverelli e Dova che giuravano solo su Pollock e Wols. Non ricordo la data, ma penso che dovesse essere la prima settimana di ottobre del 1950. Dova disse che voleva comprare dei barattoli di smalto e, incuriositi, lo seguimmo prima dal cartolaio Crespi, e poi, barattoli in tasca, nella stanza che occupava in via Solferino e che gli serviva anche da studio. Qui, con bella foga, Dova rovesciò gli smalti sulle tele, e una furia di colore mai vista ci buttò a terra per l’emozione.”